Meccanica agricola da record: «La crescita è del 22% sul 2019»

Malavolti (FederUnacoma): la domanda supera le attese, ricavi 2021 verso i 14 miliardi. Solo i rincari dei materiali ferrosi (+200%) e dei chip frenano la produzione.

BOLOGNA

«Ci presentiamo a questo 44esimo appuntamento di Eima con il vento in poppa, il mercato sta crescendo a ritmi più elevati del previsto, grazie anche al buon andamento dell’agricoltura, e pensiamo di andare avanti così anche nei prossimi mesi, nonostante le difficoltà a reperire materie prime (non solo semiconduttori ma anche plastiche, lamiere) e di arrivare a superare quest’anno i 14 miliardi di euro di giro d’affari». Per i costruttori italiani di tecnologie agricole il 2021 sarà un anno memorabile, con un incremento record di oltre 22 punti percentuali (+22,4%), rispetto agli 11,5 miliardi con cui è stato archiviato il 2019 pre-Covid, anticipa Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, che oggi inaugura nei padiglioni fieristici di Bologna la rassegna mondiale di macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura e la cura del verde, Eima International.

Nonostante l’emergenza sanitaria, che ha causato ripetuti slittamenti di calendario del salone (dal 2022 tornerà al classico appuntamento novembrino) e limitato anche adesso l’arrivo di imprese da Cina, India e Sudamerica, Eima apre con numeri non lontani dalle precedenti edizioni: 1.350 aziende in vetrina, 350 delle quali estere da oltre 40 Paesi, con 40mila modelli in esposizione in cinque saloni tematici (componenti, green, energy, digital e idrotech) e ci sono già 300 operatori economici di 60 nazionalità selezionati da Ice in coda per trattare l’acquisto di macchinari. Trattori, rimorchi, sollevatori, mietitrebbiatrici che sono «sempre più robotizzati e interconnessi, perché negli ultimi due anni abbiamo sfruttato la calma sui mercati causata dalla pandemia per lavorare con più calma sull’innovazione e oggi ci presentiamo con un grosso salto in avanti in termini di soluzioni e tecnologie all’insegna del digitale e della sostenibilità. Non dimentichiamo però che il vero problema della filiera agricola nell’approccio farm to fork non sono chimica o fertilizzanti, bensì l’acqua», sottolinea Malavolti.

 

I dati del Made in Italy che fanno da sfondo al salone sono «fenomenali», rimarca FederUnacoma, che rappresenta oltre 1.500 imprese con circa 100mila addetti – un’industria per l’80% concentrata in un raggio di 120 km da Bologna – che esportano il 70% della produzione. Nei primi nove mesi di quest’anno le immatricolazioni di trattori sono cresciute in Italia del 43,8% rispetto all’anno prima e hanno già raggiunto il dato di vendite dell’intero 2019 (18.500 trattrici); le vendite di mietitrebbiatrici sono impennate del 50,4%, del +78,4% sono aumentati i sollevatori telescopici e anche la componentistica corre: «Prevediamo di chiudere il 2021 con un incremento medio del 25% sul mercato interno – precisa Malavolti – e registriamo un ottimo andamento anche sui mercati esteri, complice la nostra flessibilità e la specializzazione in piccole macchine per l’ortofrutta, che ci stanno garantendo performance 2021 superiori a quelle dei nostri competitor tedeschi».

L’export italiano di trattrici è schizzato in alto a 846 milioni di euro nel primo semestre 2021 (+65% sui primi sei mesi 2020), le altre macchine hanno totalizzato vendite oltreconfine per oltre 2 miliardi di euro (+24%) con un saldo attivo di 1,37 miliardi (+19%).

Ottime sono anche le prospettive di crescita per i prossimi anni: Fao stima che nel 2030 la produzione agricola mondiale aumenterà del 18% e quella zootecnica del 13%. A raffreddare l’ottimismo dei costruttori sono i prezzi impazziti dei materiali, in particolare quelli ferrosi (+200% i prezzi) e il silicio per i semiconduttori (+300%), causati dal blocco dell’export deciso dalla Cina: «Con le scorte che abbiamo riusciremo a evader gli ordini ancora per sei-otto mesi ma il tema riguarda tutta l’agromeccanica occidentale e richiede una risposta politica forte e coesa», conclude il presidente FederUnacoma.

Fonte: Il sole 24 ore, 19/10/2021